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Multipartner

Non sempre è chiaro il perché ma di certo investire nella gestione della privacy è un obbligo per le aziende: non importa se sono grandi o piccole, se risiedono in Europa o in Asia, se siano industriali o società di servizi….

Il rapporto Assintel 2020 punta il dito sull’atteggiamento a volte contraddittorio delle imprese verso le problematiche di security. Quest’ultima resta una delle principali aree tecnologiche in cui le aziende italiane pensano di investire quest’anno per accelerare la trasformazione tecnologica delle proprio attività di pari passo con il cloud, soprattutto nella sua versione applicativa di software-as-a-service

Abbiamo intervistato Massimiliano Dona, avvocato e Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’associazione indipendente che dal 1955 si prende cura dei consumatori, li tutela e soprattutto li informa in modo chiaro su molteplici fronti offrendo un’ assistenza professionale  e trasparente.

Sei aziende europee su 10 avrebbero già fatto i compiti, solo una piccola percentuale sarebbe da bocciare per aver iniziato da poco il percorso verso la piena compliance.

Un mercato dominato dai big tech di Usa e Cina

Quello del cloud, stando alle analisi di Synergy Research Group, è un mercato altamente concentrato, con i giganti tecnologici statunitensi a farla da padrone: i top 5 controllano i due terzi dei ricavi e, se si estende l’esame ai primi quindici providers globali, emerge che essi si dividono oltre l’80% del giro d’affari.

Il rischio di attacchi informatici ormai classificato tra i disastri globali con maggiore impatto. Questa la fotografia scattata dal  rapporto 2019 del World Economic Forum di Davos.

E anche il Rapporto  Clusit 2019 conferma la tendenza anche in Italia, evidenziando come anche per noi il 2018 sia stato l’anno peggiore da un punto di vista quantitativo e qualitativo. Ma qualcosa si può fare…