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Multipartner case study Fujitsu
16 Febbraio 2018

Multipartner implementa PRIMEFLEX for VMware vSAN

Carichi di lavoro crescenti garantendo Service Level Agreement (SLA) ancora più performanti.

Grazie al supporto del Gruppo Filippetti, Multipartner implementa FUJITSU Integrated System PRIMEFLEX for VMware vSAN, un' architettura iperconvergente in cui i server Fujitsu giocano un ruolo fondamentale, sia per l'affidabilità e le prestazioni, sia per la facilità con cui operano nell'ambiente dell'hypervisor selezionato.

I benefici

Miglior sfruttamento delle risorse IT fisiche, ora vicino al 90%, minor tempo necessario per eseguire backup, più flessibilità nelle attività di manutenzione grazie alla virtualizzazione, capacità di assicurare SLA-Service, level Agreement e KPI-Key Performance, indicators nettamente migliori rispetto all'architettura precedente, più sicurezza dei dati grazie alla virtualizzazione.

 

Virtualizzare per crescere

I servizi di Virtual Data Room, nostro core business, si sono evoluti fino ad arrivare all'attuale portafoglio di soluzioni per la condivisione e il controllo dei dati e dei documenti in totale sicurezza. Negli anni il business è cresciuto, tanto da richiedere una profonda riprogettazione dell'infrastruttura IT, con l'obiettivo di garantire prestazioni maggiori, più flessibilità operativa e continuità di erogazione dei servizi.

Scelto VMware come hypervisor e affiancati dal Gruppo Filippetti, è iniziata la ricerca delle piattaforme hardware in grado di rispondere meglio ai requisiti di velocità, affidabilità, scalabilità e facilità di gestione.


Come dichiarato da Renzo Grandi, nostro responsabile IT:
"L'obiettivo era riuscire a sfruttare meglio le piattaforme hardware (basate su architetture X86 e sistemi operativi Windows e Unix), che prima erano un limite alla crescita guadagnando in flessibilità e scalabilità, garantendo un livello di sicurezza adeguato ai servizi che eroghiamo ai nostri clienti".

Dopo un'accurata ricerca delle migliori soluzioni, abbiamo scelto i server Fujitsu, tra i pochi sul mercato a vantare la certificazione VMware ed a garantire un costante aggiornamento tecnologico.

L'architettura iperconvergente di VMware (HCI), che prevede l'utilizzo di vSphere e vSan, oltre a Site Recovery Manager (SRM), funziona perfettamente con le soluzioni Fujitsu, senza bisogno di onerose fasi di test o di attività di integrazione, vSAN offre infatti la gamma più vasta di opzioni di distribuzione grazie al supporto dell'ampio e comprovato ecosistema di fornitori vSAN ReadyNode.

 

I vantaggi

In caso di manutenzione le macchine virtuali possono essere spostate senza nessuna conseguenza in termini di interruzione dei servizi, i backup possono essere eseguiti in pochi minuti invece di richiedere ore e la flessibilità operativa consente sia di supportare la crescita sia di gestire meglio i picchi in fase di elaborazione dei dati.
"Anche il tema della sicurezza è svolto perfettamente dall'architettura iperconvergente realizzata con VMware e Fujitsu e grazie alla partnership con il Gruppo Filippetti. Da una parte le macchine virtuali sono per definizione più sicure e controllabili di quelle fisiche, dall'altra la nuova configurazione dei nodi di erogazione, che sfrutta, tra l'altro, connessioni indipendenti in fibra ottica da 1 Gbps ciascuna tra i due data center certificati, ci consente di allineare i dati quasi in tempo reale tra i due siti fisici, assicurando ai clienti un servizio senza interruzioni anche in caso di eventi imprevedibili".

A cavallo dell'always-on

"Con la vecchia architettura – continua il nostro responsabile IT– il processo di disaster recovery rischiava di essere allineato solo al giorno precedente. Oggi, grazie alla virtualizzazione e alle nuove tecnologie incorporate nelle soluzioni PRIMEFLEX for VMware vSAN di Fujitsu, riusciamo ad avere un disaster recovery che ci avvicina al real time.
Per la nuova architettura abbiamo acquistato risorse in abbondanza in modo da poter sostenere ulteriori sviluppi. La scalabilità e la flessibilità dell'infrastruttura ci consentono di attivare rapidamente nuovi nodi di erogazione ovunque all'estero, così da lasciar scegliere ai nostri clienti dove tenere i loro dati sensibili".


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